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NFT
NFT
Negli ultimi anni, un acronimo ha iniziato a risuonare sempre più spesso nell’ambito digitale: NFT, ovvero Non-Fungible Token. Ma cosa si cela dietro a questa sigla enigmatica? Iniziamo dall’inizio.
Gli NFT sono utilizzati per creare proprietà digitali su prodotti digitali unici come l’arte crittografica, oggetti digitali e giochi online.
IL SIGNIFICATO DEGLI NFT
Gli NFT sono gettoni digitali non riproducibili, e la loro peculiarità risiede proprio nell’aggettivo “non-fungibile.” Mentre una moneta tradizionale è fungibile (puoi scambiare una moneta da 1 euro con un’altra moneta da 1 euro senza che cambi il suo valore), un NFT rappresenta la proprietà unica e irripetibile di un oggetto digitale o di un’opera d’arte. In altre parole, un NFT è una sorta di certificato di autenticità per beni digitali.
LA TECNOLOGIA CHE LI RENDE POSSIBILI
Ogni NFT è registrato su una blockchain, il cuore della tecnologia che sta dietro alle criptovalute come il Bitcoin e l’Ethereum. La blockchain è un registro digitale costituito da una catena di blocchi crittograficamente collegati. Una volta registrato un NFT su una blockchain, la sua autenticità e proprietà diventano inalterabili e rintracciabili. Questo fornisce una prova inequivocabile dell’autenticità e della proprietà dell’oggetto digitale associato all’NFT.
Gli utilizzi degli NFT sono sorprendentemente vari. Artisti digitali creano opere d’arte uniche, e gli NFT fungono da certificati di autenticità. Oggetti virtuali all’interno di giochi online vengono venduti come proprietà uniche. Musica, video, e persino tweet diventano oggetti di valore tramite NFT.
IL FASCINO DELL’UNICITÀ
La ragione principale per cui gli NFT hanno inizialmente guadagnando tanto interesse è il desiderio umano di possedere qualcosa di unico. Gli NFT consentono ai proprietari di dimostrare che posseggono la vera, autentica versione digitale di un bene. È questo concetto di unicità che conferisce un fascino tutto particolare agli NFT.
L’ASCESA E LA CADUTA DEGLI NFT
L’entusiasmo iniziale per gli NFT è stato travolgente ma mentre il 2021 vedeva il settore degli NFT raggiungere vette stupefacenti con un valore record di 2,8 miliardi di dollari in un solo mese (agosto), il 2023 ci presenta una realtà ben diversa. La media settimanale delle transazioni è ora di circa 80 milioni di dollari, un calo del 97% rispetto al 2021. L’entusiasmo iniziale per gli NFT si è molto smorzato e ora, come il rapporto più recente di Dappgambl rivela, all’incirca l’80% di tutte le collezioni rimane invenduto lasciando la quasi totalità degli acquirenti con un investimento privo di valore.
SQUILIBRIO TRA DOMANDA E OFFERTA
Il rapporto mette in luce uno squilibrio significativo tra la creazione di nuovi NFT e la domanda effettiva da parte dei consumatori. Questa situazione richiede una strategia oculata da parte degli investitori. L’unicità, lo stile e il potenziale valore futuro di un NFT devono essere attentamente ponderati prima di effettuare un acquisto.
L’IMPATTO AMBIENTALE
Un altro aspetto critico del mondo degli NFT è il loro impatto ambientale. La tecnologia blockchain utilizzata per creare gli NFT richiede una notevole quantità di energia, con emissioni che raggiungono 16 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Questo equivarrebbe, come rileva DappGambl, alla produzione annua di 2.048 case o alle emissioni generate da 3.531 automobili.
L’era d’oro degli NFT sembra essersi affievolita, ma ci sono ancora speranze. Per sopravvivere e mantenere un valore sostenibile, gli NFT devono evolversi. Mentre l’autenticità è una caratteristica intrinseca degli NFT, la loro sopravvivenza dipenderà da quanto rapidamente il mercato riesce ad adattarsi e dall’attenzione che verrà posta all’aspetto ambientale. L’entusiasmo iniziale è svanito, ma l’evoluzione potrebbe essere la chiave per il ritorno degli NFT a una posizione di rilievo nel mondo digitale.
